Ogni terapia oltre ad essere efficace deve essere innanzitutto sicura.
Una corretta informazione al paziente circa i vantaggi e i rischi delle singole terapie aumenta l'efficacia clinica e riduce gli eventuali effetti collaterali delle stesse.
Gli effetti collaterali delle terapie manuali si dividono in benigni e severi.
Gli effetti collaterali benigni sono molto frequenti (20-80% dei pazienti adulti), sono transitori (si risolvono spontaneamente in 24 ore) e sono generalmente caratterizzati da dolenzia, stanchezza e rigidità.
Sebbene fastidiosi non comp
romettono l'efficacia terapeutica delle terapie, ed anzi, in alcuni casi vengono ritenuti dal pazienti come facenti parte del processo di guarigione ed hanno quindi paradossalmente un effetto desiderabile.
Alti livelli di dolore e disabilità cervicale possono portare ad un rischio maggiore di effetti collaterali in seguito a terapia manuale (X3), così come tecniche manipolative sono maggiormente associate ad effetti collaterali beningi rispetto a tecniche di mobilizzazione.
Percontro gli effetti severi sono molto rari (da 1 ogni 2 milioni di manipolazioni a 13 ogni 100000 pazienti).
Questi convolgono generalmente lesioni del midollo spinale, aggravamento di ernie discali, radicolopatie, lesioni delle arterie cervicali.
Non è ancora chiaro se tali effetti collaterali siano solo associati all'applicazione di terapia manuali o ne siano causati (si suppone che siano un aggravamento di condizioni preesistenti).
È quindi indispensabile un corretto triage dei pazienti per escludere soggetti a rischio da tecniche potenzialmente rischiose e favorire terapie alternative.
What are the risks of manual treatment of the spine? A scoping review for clinicians
Swait and Finch Chiropractic & Manual Therapies (2017) 25:37
DOI 10.1186/s12998-017-0168-5
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